Sicurezza Informatica

10 Milioni di Dollari – Il costo per non essersi protetti adeguatamente

Attacco Hacker Garmin

Attacco Hacker Garmin

Secondo alcune indiscrezioni è di 10 milioni di dollari il riscatto che ha dovuto pagare la Garmin per la restituzione dei propri dati aziendali rubati a causa dell’attacco hacker.

Attacco Malware alla Garmin

I Dati di Garmin

L’azienda Garmin è famosa in tutto il mondo perché è stata tra le prime a vendere un servizio GPS su larga scala. Se non ne hai mai sentito parlare, prova a chiedere ad uno dei tuoi amici che la sera va a correre in pista ciclabile, lui sicuramente ha almeno un orologio Garmin.

Infatti, un orologio Garmin, oltre a cronometrarti, registra il tuo percorso e la tua velocità. Questo serve a tutti i corridori – anche quelli amatoriali – per sapere quanto veloce stanno andando e se stanno migliorando nel tempo.

Per farti capire: Garmin sta ad orologi da corsa come Apple sta a smartphone o Ferrari sta macchina sportiva.

Ma non solo, infatti, ogni corridore ha un Garmin. Ogni Garmin registra ogni sua corsa. Tutti i corridori vanno più volte alla settimana a correre. Quando parliamo di Garmin non stiamo parlando SOLO di un numero spropositato di utenti, ma anche di una mole di dati infinitamente grande.

L’inizio della fine

Il 23 luglio tutti gli appassionati di corsa provano ad accedere ai loro risultati ma non riescono.

I gruppi di corsa su Facebook si infiammano di commenti commenti:

“Non riesco più a vedere i miei dati, voi ne sapete qualcosa?”

Commenti su commenti di atleti che iniziano a incazzarsi e fare domande. Panico totale.

Fino a quando:

Garmin si fa avanti e comunica a tutti gli utenti che non va nulla per un “generico” malfunzionamento:

  • App per il telefono
  • Sito Web
  • Call Centers
  • Email
  • Online Chat

Poi mandano un messaggio di scuse.

Intanto però, nascosti dietro le quinte,chiedono ai dipendenti di due diversi continenti di spegnere i loro computer per evitare ulteriori problemi.

Quello che sembra chiaro a tutti è che non si tratta di un “generico” malfunzionamento, la Garmin ha subito un attacco Ransomware e i dati della maggior parte dei corridori di tutto il mondo ora sono in mano ad un hacker.

Ti potrebbe interessare anche: Come proteggere la tua azienda dagli attacchi Ransomware

Alcune importanti considerazioni

Prima di arrivare alla fine di questa storia vorrei fare alcune considerazioni:

  • No, l’Antivirus non basta!

Garmin è la leader del suo settore e basa la sua azienda sulla raccolta dati quindi SICURAMENTE aveva un Antivirus.

Non puoi pensare di scaricarti quel programmino trovato online, pagare un minimo canone mensile – sperando tu non scelga la versione gratuita – ed essere tranquillo. Semplicemente non funziona così.

Non sto dicendo sia inutile -ANZI! – ma non basta per mettere al sicuro la tua azienda.

  • Com’è entrato il Virus?

Al contrario di ciò che si pensa, la maggior parte dei malware entra per colpa dell’utente e non della macchina.

In altre parole: è più facile attaccare la persona rispetto alla tecnologia.

Non sapremo mai com’è andata ma il fatto che sia stato suggerito ai dipendi di spegnere il proprio computer (fonte) e che l’azienda non abbia fatto ulteriore dichiarazioni (non ha parlato di server down, o altri problemi) mi fa sospettare che anche questa volta si tratti di un problema causato da una persona.

  • Cos’è successo ai salvataggi?

Ancora non si è capito cosa si successo ai salvataggi. Perché l’azienda non abbia potuto semplicemente ripristinare il servizio perdendo solo una percentuale di dati.

  • Non c’erano salvataggi?
  • Non erano stati fatti nella maniera corretta?
  • L’hacker è riuscito ad attaccare anche quelli?

Ovviamente, non c’è dato saperlo. Ciò di cui sono sicuro però è questo: la questione non è “se” sarai attaccato, ma “quando” verrai attaccato. Ed è per questo che devi farti trovare pronto.

Pagare il riscatto da 10 milioni – sì o no?

Dopo più di una settimana dall’attacco Ransomware ora i server Garmin hanno ripreso a funzionare.

Secondo alcune indiscrezioni l’hacker che ha compito l’attacco è Maksim Yakubets che per intenderci ha una taglia di 5 milioni.

Inoltre, secondo una nota azienda informatica, è certo che si sia stato pagato un riscatto perché un dipendente ha parlato di chiavi per decriptare nonostante Trump si fosse detto contrario a questa soluzione – perché gli USA tendono a non voler trattare con i criminali.

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