Sicurezza Informatica

Come Proteggersi sui siti di Videoconferenza

Videoconferenza

Con l’aumento del lavoro da casa e l’impossibilità di fare riunioni aziendali, molte organizzazioni si stanno buttando su strumenti di videoconferenza come Zoom, Microsoft Skype, e Microsoft Teams. Questi programmi sono molto comodi, ma sono altrettanto sicuri?

Quali sono le Minacce dei Programmi di Videoconferenza?

Ma quali sono davvero i rischi e le minacce dei programmi di videoconferenza?

Vulnerabilità, per dirne una. Gli esperti della truffa non sono timidi e non si fanno problemi ad utilizzare ogni trucco che hanno nella loro cassetta degli attrezzi. Per questo sono sempre alla ricerca di nuovi difetti o vulnerabilità da poter sfruttare a loro vantaggio.

Ad esempio, all’inizio del 2020, una vulnerabilità di un sito per video-chiamate chiamato “Webex” consentiva a utenti non registrati di partecipare a qualsiasi riunione grazie ad un bug dell’app per telefoni.

Anche se questo può sembrare solo un piccolo fastidio, potrebbe trasformarsi in un grosso problema quando questi incontri comportano informazioni altamente sensibili e riservate.

Suggerimenti per proteggere le videoconferenze

Assicurarsi sempre di proteggere le riunioni tramite password. La maggior parte dei problemi delle riunioni si verificano a causa di due fattori:

  • l’utente esterno riesce a ottenere l’ID della riunione, intenzionalmente o accidentalmente;
  • la riunione è impostata senza password.

Mentre il primo fattore potrebbe non essere qualcosa che l’organizzazione può controllare, l’impostazione di una password per tutte le riunioni di videoconferenza dovrebbe essere obbligatoria.

Non condividere le informazioni sulla riunione su piattaforme pubbliche. Chiunque può accedere alle riunioni di videoconferenza non sicure semplicemente avendo le informazioni sulla riunione.

Sebbene possa sembrare conveniente condividere le informazioni sulle riunioni su piattaforme pubbliche come i social media, gli utenti dovrebbero evitare di farlo poiché possono potenzialmente causare interruzioni e altre attività dannose.

Tieni presente che app come Zoom forniranno agli utenti un ID riunione personale, che è essenzialmente – come suggerisce il nome – uno spazio di riunione personale per l’utente.

Usa i controlli host a tuo vantaggio. Le app di videoconferenza in genere offrono “controlli host” che consentono a chi ha creato la chiamata di moderare una riunione.

Per esempio puoi gestire e rimuovere i partecipanti o bloccare del tutto la “sala riunione”. Quest’ultima è una buona idea per prevenire interruzioni una volta iniziata la riunione.

Un’altra misura prudente che gli host possono adottare è disabilitare la condivisione automatica dello schermo per i partecipanti così da impedire a potenziali interferenti di condividere qualsiasi materiale offensivo.

Utilizzare le sale d’attesa. La maggior parte delle app per videoconferenza dispone di una sala d’attesa in cui i partecipanti possono attendere prima di poter partecipare alla riunione.

Queste sale d’attesa offrono all’ospite della riunione la possibilità di controllare quando e quante persone possono partecipare a una determinata riunione in un determinato punto.

Questa funzione consente inoltre all’host di verificare chi sta provando a partecipare alla riunione.

Avvisare gli utenti se la riunione viene registrata. Anche se questo potrebbe non sembrare a prima vista legato alla sicurezza, gli host dovrebbero comunque suggerire ai partecipanti alla riunione se verrà registrata una riunione per garantire che tutti siano sulla stessa pagina quando si tratta di problemi di privacy.

Disabilita le funzioni di trasferimento file. I cyber-criminali che cercano di trarre vantaggio dalla crescente popolarità delle app di videoconferenza a volte utilizzano le sale riunioni o le chat room per caricare file sperando vengano scaricati dai partecipati ignari.

Per ridurre al minimo la possibilità che ciò accada, l’ospite della riunione dovrebbe disabilitare le funzionalità di trasferimento dei file e, invece, utilizzare altri metodi come l’e-mail per l’invio dei file.

Aggiorna sempre all’ultima versione. Le patch sono lì per un motivo: o per aggiungere nuove funzionalità o per correggere bug e vulnerabilità, molte delle quali possono essere sfruttate da elementi dannosi alla ricerca di difetti del software che possono sfruttare.

Gli utenti devono sempre aggiornare la propria app all’ultima versione per ridurre al minimo le vulnerabilità.

La situazione attuale ha reso le videoconferenze una parte indispensabile dello smart working – e questo probabilmente si estenderà anche dopo il ritorno alla normalità. Man mano che questi tipi di app diventano più comuni e più integrati nell’ambiente aziendale, la sicurezza diventa un problema ancora più significativo.

Queste pratiche non sono una garanzia completa per la sicurezza della videoconferenza, ma aiuteranno sia le organizzazioni che i singoli utenti a vivere un’esperienza migliore e più sicura.

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