Sicurezza Informatica

A fuoco il datacenter Ovh a Strasburgo, siti ed email inagibili

Server Down

Nella notte tra il 9 e il 10 marzo un incendio ha colpito il campus di Strasburgo di Ovh, leader nel mercato dei cloud.

Tutta Europa ha risentito di questo incidente. Infatti milioni di siti e email si appoggiano a questa compagnia. Fermi per alcune ore anche il sito del governo francese e l’aeroporto di Strasburgo.

L’incendio è già stato domato intorno alle 7:20 della mattina. Non c’è stato nessun ferito ed è stato possibile fare la conta dei danni.

La sede dell’azienda si divide in quattro parti chiamate: SBG1, SBG2, SBG3, SBG4.

I server in SBG1 sembrano “ok”, sono state danneggiate 4 stanze, 8 sono invece salve. SBG2 è distrutta. SBG3 e SBG4 sono salve. La corrente è stata comunque tolta per verificare non ci siano danni e poter spegnere l’incendio con più sicurezza.

Quando saranno di nuovo agibili i server?

Il CEO della società sta diffondendo le notizie tramite Twitter. L’ultima previsione della società è stata diffusa alle 16:06 :

“Aggiorna le 16:00
Prevediamo di riavviare SBG1 + SBG4 + la rete entro lunedì 15 marzo e SBG3 entro venerdì 19 marzo.

In RBX + GRA abbiamo lo stock di nuovi server, pcc, pci pronti per essere consegnati a tutti i clienti interessati. Ovviamente gratis. Aggiungeremo 10.000 server nelle prossime 3-4 settimane.”

In ogni caso è già stato confermato che oggi (10/03/2021) i server non dovrebbe ripartire. Anzi, lo stop forzato potrebbe durare ancora qualche giorno. Ma man mano che arriveranno nuove notizie, aggiorneremo questa pagina. Ma misure alternative potrebbero essere attivate prima.

Le conseguenze

Si parla già di possibili risarcimenti per il disservizio creato alle aziende, e una possibile multa nel caso di perdita di dati ai sensi del GDPR.

Infatti, se un servizio che mira a rendere accessibili ai propri clienti dei dati personali – per esempio dei referti medici – dovesse essere caduto a causa dell’incendio, questo configurerebbe una indisponibilità dei dati personali ai sensi del Gdpr.

Infatti l’Ensia, l’Agenza dell’Unione Europea per la sicurezza informatica, ha delle precise “Raccomandazioni per la metodologia nell’accertamento della severità degli incidenti informatici che coinvolgono i dati personali” che potrebbero non essere state seguite dall’azineda.

L’azienda francese stava preparando l’ingresso in borsa dopo essere passata, in soli 3 anni, a controllare il 26% del mercato dei servizi cloud partendo dal 16%. Era quindi pronta a fare guerra ai colossi del Tech come Microsoft, Amazon e Google.

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